Per ottenere la Compostelana devi percorrere almeno 100 km. L’intero percorso è segnalato con frecce gialle. In alcune tappe si aggiunge un altro simbolo che corrisponde alla comunità autonoma o alla provincia. Ci sono pochi rischi di perdersi, sopratutto se scegli il Cammino Francese.

Periodi dell’anno

Da aprile a giugno: è il periodo migliore. Potrai goderti l’inizio della primavera con la natura in fiore e il cinguettio degli uccelli. Il Cammino ti sembrerà corto e potrai approffittare delle giornate più lunghe. Gli ostelli non sono sovraffollati; la temperatura e l’umidità sono ideali.
Da luglio a settembre: è il periodo di maggiore affluenza ma questo non significa che sia il migliore. La temperatura è molto alta e gli ostelli sono pieni.
Da ottobre a marzo: E’adatto ai Pellegrini più preparati. Bisogna tenere conto del fatto che molti ostelli sono chiusi ed è necessario portare un buon sacco a pelo e dei vestiti caldi. Le giornate hanno molto meno ore di luce. Alcuni ostelli non dispongono di riscaldamento e in alcune zone il clima è molto rigido. Ciononostante, è il periodo migliore per chi ricerca solitudine e riflessione.
Partire da Roncisvalle o da Saint Jean Pied de Port? Questo è un dubbio frequente per chi ha deciso di percorrere il Cammino Francese. La tappa da Saint Jean a Roncisvalle è la più difficile, non tanto per la distanza ma per il forte dislivello, superiore ai mille metri. Per chi non è abituato alle lunghe camminate in montagna è consigliabile non correre rischi e partire da Roncisvalle, scegliendo tappe non troppo impegnative nei primi giorni. Per i “montanari” più preparati invece non vi è dubbio che valga la pena attraversare il magnifico Paese Basco Francese e  percorrere la tappa spettacolare che attraversa i Pirenei

Il materiale del Pellegrino

Lo zaino

Non dovrebbe superare il 10% del proprio peso, acqua compresa. Orientativamente deve aggirarsi intorno ai 7chili. Nel Cammino troverete tutto ciò di cui avrete bisogno. Lo zaino deve essere di forma anatomica, con altezza regolabile per adattarla alle dimensioni della schiena per evitare l’affaticamento e il carico eccesivo sulla schiena e sulle spalle.

Come riempire lo zaino

L’ideale è disporre il materiale nello zaino in sacchetti di plastica separati (che non siano rumorosi per non infastidire i compagni di ostello), mettendo gli oggetti più pesanti nella parte inferiore e più vicina alla schiena (per migliorare l’equilibrio). Sarà inoltre più comodo disporre gli effetti personali in modo che la borraccia e la macchina fotografica siano a portata di mano. In questo modo eviterete di togliervi e rimettervi lo zaino ogni volta che volete bere o scattare una fotografia.

Lo scarpone: è l’elemento al quale bisogna prestare più attenzione. I più adatti sono quelli da montagna: leggeri, con il gambale alto per proteggere la caviglia e impermeabili all’acqua. È importante averli già abbondantemente portati e che non siano nuovi quando iniziate il Cammino. Alcuni Pellegrini preferiscono usare calzature da escursione o semplici scarpe da ginnastica, ma in caso di pioggia o fango questo tipo di calzatura può causare difficoltà.
Vestiti: due cambi per camminare, più un cambio per dopo la doccia saranno sufficienti. Nei periodi di caldo le maglie termiche sono preferibili alle classiche maglie di cotone perchè più leggere, traspiranti e in grado di non trattenere l’umidità. D’inverno è necessario portare una giacca, d’estate basterà una buona felpa .
Sacco a pelo: d’estate basta un sacco da +15 (grado di confort). Alcuni pesano solo 700 grammi. Negli altri periodi dell’anno sarà necessario un sacco da +10 o +5, che non superi il chilo di peso.
Per la pioggia: la maggior parte dei Pellegrini porta con sé un mantello impermeabile (il famoso poncho) che ricopre anche lo zaino, che risulta però scomodo in caso di vento. Una buona alternativa è portarsi una giacca, un pantalone impermeabile e un telo impermeabile per lo zaino. E’ utile portarsi anche un piccolo ombrello.
Per il sole: è assolutamente indispensabile portare un cappello o un berretto con visiera, occhiali da sole e crema di protezione solare.
Per il freddo e il vento: oltre ai vestiti adeguati, non dimenticate di pensare a un copricapo per proteggervi la testa dal freddo. A seconda del periodo è necessario portare anche sciarpa e guanti.
Altre calzature: si consiglia di portare un paio di calzature comode da riposo e per passeggiare a fine tappa. Non dimenticate le ciabatte per la doccia.
Igiene personale: pettine, tagliaunghie, spazzolino da denti, filo interdentale, pinzette, shampo, sapone, asciugamano, deodorante, salviettine umidificate ed eventuali assorbenti.
Il tappettino: il tappettino isolante per il terreno sarà utile per eventali sieste improvvise all’aperto o in caso di necessità di dormire per terra .
Valigetta dei medicinali: sappiate che gli ostelli sono forniti di un armadietto con tutto il necessario a disposizione dei Pellegrini. Troverte inoltre numerose farmacie lungo il Cammino. Sarà sufficiente portare aspirine, aghi ipodermici, disinfettante, forbici, garza, pinzette e cerotti (in tela e larghi).
Il cellulare: se ne può fare a meno, ma se viaggiate soli sarà un importante fattore di sicurezza.
Documenti: cartà d’identità, tessera sanitaria o documento medico corrispondente e la credenziale del Pellegrino.
Il bastone: Insieme alla capasanta, è il simbolo più rappresentativo del Pellegrinaggio. Inoltre, è molto utile per accompagnare il passo e fornire un punto d’appoggio nelle discese. Per il tipo di percorso del Cammino il più adatto è il tradizionale bastone di legno da preferire ai più moderni bastoni da montagna telescopici.
Materiale supplementare: la lampada frontale per muoversi di notte negli ostelli, una federa per cuscino per motivi igienici, detersivo per lavare i panni, mollette da bucato, spille di sicurezza per appendere i vestiti allo zaino se non sono asciutti. Inoltre una boraccia, dei fazzoletti di carta, carta igienica, un orologio con la funzione di sveglia, tappi per le orecchie, soldi e carta di credito.
L’alimentazione: il consumo energetico è nettamente superiore a quello della vita quotidiana e quindi è necessaria un’alimentazione altamente calorica. Si raccomanda di iniziare la giornata con una buona colazione e di consumare pasti leggeri ed energetici durante la tappa. Il pasto più ricco si consuma a fine giornata.

 Alcuni consigli

I primi giorni si consiglia di moderare la distanza e il ritmo affinché il corpo si abitui. Vi sembrerà facile percorrere 35 o 40 chilometri il primo giorno ma non lo sarà il giorno successivo… I primi 4 o 5 giorni sono i più delicati: è normale avere dei dolori muscolari, soprattutto alle gambe, alla schiena e alle spalle.
Ogni volta che dovrai camminare lungo una strada o attraversarla sii molto prudente. Ricorda che il peso dello zaino e la stanchezza rallentano i movimenti se ti troverai a dovere reagire rapidamente. Inoltre cammina sempre sul lato sinistro della strada per avere una migliore visuale delle macchine. Per fortuna, sopratutto nel Cammino Francese, i tratti lungo strade molto trafficate sono pochi.
Camminare di notte è poco consigliato, ma se lo dovrai fare è importante indossare abiti riflettenti.
Tranne che in caso di impedimento fisico importante, non si consiglia di farsi accompagnare da un veicolo d’appoggio. In primo luogo perché vi limita nella libertà di decidere dove passare la notte in funzione di quello che accade, senza dipendere da condizioni che non fanno parte del vero Cammino. Il corpo inoltre in pochi giorni si abitua a sopportare il peso dello zaino e se non è eccessivo lo sforzo richiesto non sarà superiore a quello di camminare senza zaino. Logicamente la maggior parte degli ostelli dà la precedenza a chi arriva a piedi o in bicicletta rispetto a chi viaggia con un veicolo di appoggio.
Quando gli scarponi si bagnano un trucco per asciugarli è riempirli di fogli di giornale accartocciati. Dopo qualche ora toglieteli e riempiteli di nuovo con fogli asciutti. Ripetendo l’operazione due o tre volte riuscirete a togliere tutta l’acqua e gli scarponi l’indomani saranno asciutti.

Avvertenze e raccomandazioni
Attualmente il cammino non presenta pericoli è necessario però prestare attenzione ed essere prudenti:
Non bere a fontane se non siete certi che l’acqua sia potabile.
Portare sempre con sé acqua e bibite isotoniche. Raccomandiamo di portare un po’ di sale e di bicarbonato e in caso di malessere acquistare una soluzione fisiologica.

Gli Ostelli

La maggior parte è riservata esclusivamente ai Pellegrini che percorrono il Cammino a piedi, in bicicletta o a cavallo e per avere l’accesso è necessario presentare la credenziale. Si distinguono due tipi di ostelli: quelli pubblici e quelli privati. Gli ostelli pubblici appartengono ad un’amministrazione pubblica (comune, comunità autonoma …) o sono gestiti da associazioni. Gli ostelli privati appartengono invece ad un privato. Ogni ostello, che sia pubblico o privato, ha le sue particolarità, caratteristiche e norme di funzionamento.
In regola generale i posti sono assegnati per ordine di arrivo, dando la priorità ai Pellegrini che percorrono il Cammino a piedi. Di norma è permesso pernottare una sola notte, ma è possibile fare eccezioni in casi giustificati. Gli ostelli pubblici non accettano prenotazioni, contrariamente a molti ostelli privati. In alcuni ostelli pubblici si richiede solo un dono volontario, che sarà destinato a coprire le spese di pulizia e di manutenzione; in altri il prezzo oscilla tra 3 e 6 euro. Negli ostelli privati il prezzo oscilla tra 6 e 15 euro.
Praticamente tutti gli ostelli sono attrezzati con bagni e docce con acqua calda. Troverete inoltre zone dove potrete lavare e stendere i vestiti. Alcuni dispongono di cucina attrezzata con utensili a disposizione. È sempre più frequente trovare anche lavatrici e asciugatrici (a pagamento) e l’accesso ad internet.

Problemi fisici comuni durante il Cammino di Santiago

Le vesciche: se avete vesciche è molto efficace (anche se i medici non lo consigliano a causa del doloro che ritengono inutile) bruciare un ago nel quale avremo infilato un filo per sterilizzarlo. Pungere poi la vescica con l’ago, e attraversarla lasciando il filo nella vescica per facilitare l’uscita del liquido. Tagliate poi le estremità a un paio di centimetri dalla vescica.
Non si consiglia di fare la doccia prima di mettersi in cammino, soprattutto con acqua calda,  perchè la pelle dei piedi rimarrebbe grinzosa e quindi più soggetta a vesciche. La pelle morta della vescica serve a proteggere da infezioni e non deve perciò essere strappata. Se la vescica si infetta rivolgetevi al più presto a un centro medico.
Cura dei piedi: l’igiene e la pulizia dei piedi al termine della tappa è importantissima! Se non puoi fare una doccia lava i piedi con cura.
Per evitare la formazione di vesciche è molto importante idratare i piedi correttamente. Tutti i giorni, prima di metterti in cammino, applica una piccola quantità di crema sui piedi, in particolare tra le dita, sulla pianta e sui talloni.
Dopo averli puliti e averli spalmati di crema, se si portano scarpe indossare calzini di cotone senza cuciture. Se invece si indossano scarponi, oltre a quelli di cotone mettere anche un paio di calzini di lana.
Non ci sono inconvenienti a rinfrescarsi brevemente i piedi in fontane o ruscelli, ma abbiate sempre l’accortezza di asciugarli molto bene; il modo migliore è lasciandoli all’aria. Infine, esistono sul mercato dei gel rinfrescanti che prevengono e leniscono il surriscaldamento dei piedi.
Tendinite: alcuni dolori muscolari senza importanza, se si presentano in modo intenso e persistente, possono erroneamente essere confusi con la tendinite. La tendinite, ossia l’infiammazione di un tendine, nella fase iniziale può essere trattata con anti-infiammatori. Si tratta di un problema serio che potrebbe costringervi ad abbandonare il Cammino visto che richiede un trattamento prolungato, che può durare persino mesi. Le principali cause della tendinite sono il sovvraccarico delle articolazioni dovuto al peso eccessivo dello zaino o all’andatura claudicante per colpa delle vesciche. La causa può essere la mancanza di preparazione fisica, la distanza eccessiva e la disidratazione dovuta al caldo e al fatto di  non avere ingerito abbastanza liquidi.
La disidratazione: ai livelli estremi può provocare un colpo di calore con consequenze molto gravi. I giorni di caldo estremo evitate di camminare nelle ore più calde del giorno, proteggetevi dal sole con un cappello, bevete molta acqua anche se non avete sete e fate tappe corte.

Altri problemi fisici

L’irritazione dovuta a strofinamenti, sopratutto all’interno delle cosce, sotto le ascelle e nella zona della schiena i primi giorni è fastidiosa. Si può prevenire usando pantaloncini corti, mettendosi vaselina nelle parti piu esposte allo strofinamento e camminando sempre con vestiti asciutti. Fate molta attenzione alle bruciature. Prevenitele usando crema prottettiva adatta al vostro tipo di pelle. L’esaurimento fisico può spingervi ad abbandonare l’impresa e per evitarlo è necessaria una buona preparazione, non esagerare le distanze ed avere un’alimentazione energetica. Le fitte, i crampi e i dolori muscolari nei primi giorni sono manifestazioni comuni e si possono attenuare con degli stiramenti prima e dopo la tappa. La perdita di peso dovuta alle lunghe camminate è normale, ma deve essere moderata. Le punture di insetti possono essere evitate usando un prodotto repellente.

Tappe del Cammino

ESOTERICO: Santiago-Finisterre

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